Due spiagge salentine passate al setaccio da Legambiente per l'indagine "Beach litter".Tra i rifiuti rinvenuti soprattutto plastica, scarti di edilizia e mozziconi di sigaretta.
Le spiagge italiane sono invase dalla plastica, ovvero del materiale con maggiore impatto ambientale. E' quanto emerge dall'indagine ''Beach Litter'', condotta su 24 spiagge libere in tutta Italia dai volontari di Legambiente. I rifiuti di plastica intaccano anche la bellezza delle due spiagge salentine passate al setaccio: Tricase Porto e Casalabate.
Bottiglie e contenitori di plastica, stoviglie usa e getta insieme a mozziconi di sigaretta, mattonelle e calcinacci sono i principali tipi di rifiuti trovati nel corso dell'indagine condotta da Legambiente nel mese di maggio. Si tratta, dunque, di un'indagine effettuata alla vigilia della stagione estiva e la speranza è che, nel frattempo, le spiagge siano state ripulite dai rifiuti.
Il dato, tuttavia, è indicativo delle brutte abitudini che gli italiani stentano a perdere. La maggiore densità di rifiuti è stata trovata nelle spiagge di Barcarello a Palermo, del Golfo di Talamone a Orbetello (Gr), del Porto di Scarlino (Gr), Babbaluciara di Agrigento e Coccia di Morto/Pesce Luna di Fiumicino (Rm). In queste cinque spiagge, secondo Legambiente, è possibile contare in media fino a quattro rifiuti nella superficie occupata da un solo ombrellone.
In Puglia, oltre a Casalabate e Tricase Porto sono stata analizzate le spiagge di Polignano a Mare (San Vito) e Brindisi (Saline di Punta della Contessa).